Terra che sanguina
Eccomi qui, salve a tutti! Per chi non mi conosce sono Hakim, ho 22 anni e sono originario del Burkina Faso. All’età di sei anni mi sono trasferito in Italia dove ho vissuto circa 15 anni ed ora mi sono trasferito con la mia famiglia in Inghilterra dove studio e lavoro. Essendomi trasferito da piccolo e non essendo mai tornato nel mio paese originario, l’esperienza che ho fatto in Tanzania due anni fa e questa in Madagascar sono cose nuove anche per me, come se fosse la prima volta che vedo la mia terra nativa.
Ora parlo un po’ di come sto vivendo l’esperienza qui in Madagascar: prima di partire pensavo che sarebbe stato come l’esperienza vissuta in Tanzania, perciò non mi aspettavo niente di nuovo, ma in realtà è tutt’altra cosa.
Appena atterrati mi sono riaffiorati i pensieri e le emozioni che ho provato in Tanzania, ma non sentivo quella sensazione del sentirmi a casa, ma poco importava perché era semplicemente il primo giorno e ne avevo davanti a me molti altri.
Dopo l’esperienza della foresta nella prima settimana siamo partiti per il villaggio di Miandrarivo dove siamo stati accolti dalle suore con un pranzo tipico malgascio: riso, zebù, verdure e tanta frutta.
Durante il viaggio ho guardato molto fuori dal finestrino del pullmino e mi è saltato subito all’occhio il vuoto: distese di nulla, ma non in un piccolo spazio… Immaginatevi ettari e ettari di letteralmente nulla: campi dorati dove, per coltivare, prima le persone bruciano l’erbaccia e zappano la terra. Ogni tanto si intravedono piccoli spiazzi con alberi verdissimi perché sono riusciti a resistere ai vari incendi. Una cosa che mi ha colpito molto sono stati i vari crateri derivati dalle erosioni della pioggia in alcune parti della terra. siccome essa è rossa è come se fosse ferita e stesse sanguinando.
Per ora sono felice, il gruppo è molto unito e disponibile. I giorni cominciano ad essere molto più veloci e prima o poi tutto questo finirà, ma sono sicuro che dentro a ognuno di noi rimarrà qualcosa.
-I think that I saw you cry-
-Why all good things come to an end-
Hakim Dene, fo6